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Trieste Citizen Accelerator: le soluzioni concepite dai team di lavoro

25 Ottobre 2021

“Trieste Citizen Accelerator – Active & Healthy over 65”


Il 16 e 17 ottobre 2021 l’Hackathon all’Urban Center di Trieste ha coinvolto i cittadini per affrontare i problemi di solitudine e isolamento attraverso soluzioni innovative e tecnologiche.


 


L’AMBIENT ASSISTED LIVING CITIZEN ACCELERATOR – HACKATHON organizzato dal Polo Tecnologico Alto Adriatico nell’ambito del Progetto Urban Center, in collaborazione con il Programma AAL e la Regione FVG, ha messo in rete la cittadinanza in un’atmosfera trasversale e high-tech a Trieste.


L’evento di due giorni ha riunito complessivamente 80 persone provenienti da scuole professionali, organizzazioni della società civile, start-up, aziende high-tech, autorità locali e regionali e stakeholder della regione FVG, del Veneto, dell’Austria e della Slovenia.


Insieme per lo stesso scopo e sfida: discutere e adottare misure concrete per essere “Active & Healthy over 65”.


Il Polo Tecnologico ha coinvolto importati relatori della rete ENSA, ECHAlliance, Consiglio d’Europa, spin-off accademici e progetti UE, per una full immersion nelle conoscenze e nelle esperienze maturate nel campo dell’isolamento e della solitudine nelle persone anziane.


Diverse pratiche e competenze maturate in sinergia attraverso un comune dizionario “Active Ageing”, che è stato utilizzato nel Citizen Accelerator Hackathon.


Sono stati 10 i team che hanno partecipato e gareggiato all’HACKATHON.


Gruppi misti, multidisciplinari e multilingua, con il compito di affrontare i problemi di solitudine e isolamento della società attraverso soluzioni innovative e tecnologiche.


Erano presenti studenti italiani e sloveni (ITS Malignani a Udine, ITS Volta a Trieste, ITS Alto Adriatico a Pordenone, Istituto Jozef Stefan, Istituto Ziga Zois, Università di Lubiana), specializzati in additive manufacturing, economia, sviluppo software, market e business design; start-up e aziende di e-health (LionDX, SYSTHEMATIC, Gruppo Pragma, DigitAAL_Life) da Italia, Austria e Slovenia e un CSO dall’Italia (Cooperativa Sociale ITACA).


Tutti i team hanno lavorato per l’intera notte per ideare soluzioni reali.


Ogni team è stato supportato e coordinato da un mentore, proveniente da aziende, enti di ricerca, università, laboratori tecnologici e centri di trasferimento tecnologico.


I 10 mentori hanno supportato ogni team nell’ideazione di modelli di business, elaborazione di idee e creazione di prototipi, in particolare:



  • MODELLAZIONE AZIENDALE,

  • PROTOTIPAZIONE,

  • STAMPA 3D,

  • ARDUINO,

  • SOFT SKILLS & HR,

  • ESPERIENZA XR,

  • SISTEMI SANITARI.


 


L’Hackathon è stata un’iniziativa che si è distinta quindi per la preziosa partecipazione di studenti, tutor, esperti del settore sanitario e assistenziale, ma anche per la creatività e l’approccio innovativo portato avanti da tutti i partecipanti, in particolare dai membri attivi dell’HACKATHON.


A testimonianza del successo e dell’entusiasmo, ecco le parole di Filippo La Terra, studente dell’ITS Volta: “Ringrazio tutti per l’organizzazione e la gestione dell’Hackathon, non c’è stato un solo momento in cui non mi sono sentito accolto, ascoltato o supportato dallo staff e dai tutor, data la portata dell’evento le mie aspettative erano già alti, ma sei comunque riuscito a superarli, sorprendendomi con la disponibilità di materiali e strumenti, con la pazienza e disponibilità offerti. Grazie davvero non solo per questa opportunità, ma per tutte le emozioni che questa esperienza mi ha fatto provare. Spero in futuro di poter partecipare alle future edizioni della manifestazione”.






Le soluzioni concepite e la classifica delle premiazioni.


1° POSTO – “REMMI” un prototipo di occhiali basati su tecnologia video-informatica, collegati ad una telecamera attivata da un comando vocale preimpostato che riconosce oggetti e volti; questo inoltre pone semplici domande all’utente affetto da demenza. Il dispositivo è supportato da una dashboard che ne permette la personalizzazione.


2° POSTO – “INTELLIGENT BLIONDY” un prototipo di cintura vibrante collegata a un sistema multisensoriale che monitora cadute e ostacoli, un sistema luci-kit e una APP che contatta i familiari se l’anziano preme il pulsante collegato al dispositivo.


3° POSTO – “KLARA” un software che mette in contatto le persone anziane con molti servizi: badanti, operatori sanitari, aziende, cooperative sociali attraverso un semplice plugin.


3° POSTO a parimerito – “INFINITY CARE” un software di servizio che permette un’esperienza riabilitativa personalizzata all’anziano in base al suo stato psicofisico quotidiano (felice, triste e annoiato).


 


Le altre soluzioni:


“FRIENDOC” un applicativo per il controllo della cartella clinica dei pazienti con i dati biomedici registrati in tempo reale con una video-chat integrata e con la possibilità di prenotazione di visite mediche.


“OCCHIALI DEL NONNO” un paio di occhiali realizzati con la stampa 3D che attraverso una APP dedicata permettono di aiutare direttamente la persona anziana nello svolgimento di molte attività: come cucinare, prendere i farmaci giusti, anche utilizzando le tecnologie.


“CALLENDER” una APP con 4 calendari integrati: uno di routine, location sharing, numeri SOS e uno dei moduli clinici.


“COME TOGETHER” un’APP con due soli pulsanti “chiama” o “prenota” con al suo fianco tanti collaboratori: associazioni locali e tanti altri stakeholders.


“CLOSEBUY” una APP intuitiva che permette agli anziani di ricercare professionisti certificati per accedere a un calendario online con sistema di geolocalizzazione.


“A.D.A” un servizio-APP che collega la persona anziana con i caregiver certificati con un sistema interno di verifica delle competenze e un sistema di azioni di monitoraggio.


 


Ecco i video che raccontano l’evento: