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Accreditamenti

Incubatore di start up innovative

Il Polo Tecnologico Alto Adriatico è dal 2005 accreditato e certificato dal MIMIT – Ministero delle Imprese e del Made in Italy come Incubatore di Start Up Innovative.

Cosa sono gli incubatori di start-up innovative

Gli incubatori certificati, secondo il nuovo Decreto Ministeriale, sono società di capitali, costituite anche in forma cooperativa, nate con lo scopo di sostenere la creazione e la crescita di start up innovative su tutto il territorio nazionale. Per farlo, devono mettere a disposizione di queste società spazi, infrastrutture tecnologiche e servizi di consulenza adeguati alle necessità delle imprese che andrà a ospitare e supportare.

Requisiti minimi per iscriversi come incubatori di startup innovative

Come previsto nel DM 22/2016, un incubatore di start up innovative deve essere in possesso dei seguenti requisiti minimi:

  • Disporre di strutture e spazi adeguati per ospitare le imprese innovative. Non solo uffici, ma anche laboratori nei quali possano condurre esperimenti e test e installare dispositivi e macchinari necessari a condurre le operazioni di ricerca.
  • Disporre di un’infrastruttura tecnologica adeguata alle necessità delle start-up innovative. Necessaria, dunque, la connettività alla banda ultralarga, sale riunioni hi-tech e così via.
  • Essere amministrato da persone che abbiano una competenza riconosciuta nell’ambito della gestione di imprese innovative e metta a disposizione una struttura di consulenti tecnici sempre presenti in sede.
  • Collaborare con università, centri di ricerca e partner finanziari che abbiano attività nel settore delle start-up innovative.

Centro di trasferimento tecnologico industria 4.0

Il Polo Tecnologico Alto Adriatico è dal 2018 accreditato e certificato dal MIMIT – Ministero delle Imprese e del Made in Italy come Centro di Trasferimento Tecnologico del Piano Industria 4.0.

Con il Decreto 22 dicembre 2017, il MiSE ha definito le linee guida, i criteri e gli indicatori necessari per la certificazione dei Centri di trasferimento tecnologico del Piano Industria 4.0.
Tali Centri svolgono attività di formazione e consulenza tecnologica, nonché di erogazione di servizi di trasferimento tecnologico verso le imprese negli ambiti di operatività individuati dal ministero dello Sviluppo economico, tra i quali la manifattura additiva, la realtà aumentata, l’internet delle cose, il cloud, la cybersicurezza e l’analisi dei big data.

I centri per il trasferimento tecnologico industria 4.0 devono obbligatoriamente operare in questi settori (punto 1.a):

  • soluzioni per la manifattura avanzata; manifattura additiva;
  • realtà aumentata e realtà virtuale;
  • simulazione di prodotto e/o di sistemi produttivi e/o logistici;
  • integrazione verticale e orizzontale;
  • industrial internet, internet of things o internet of machines;
  • cloud;
  • cyber sicurezza e business continuity;
  • big data e analytics.

 

Per ottenere la certificazione è necessario dimostrare di operare in due ambiti sopraelencati e di avere un dipendente che abbiamo almeno due anni di esperienze in due dei suddetti ambiti.
Inoltre devono ricavare almeno il 30% dei ricavi annuali da progettazione o trasferimento tecnologico 4.0, avere almeno cinque unità di lavoro equivalenti a tempo pieno dedicate, tre figure tecniche con almeno tre anni di esperienza nei settori di riferimento e dieci anni di esperienza, a livello cumulativo, per lo staff del centro. Contratti con università, enti di ricerca, istituzioni pubbliche garantiscono punteggi aggiuntivi, così come il numero di brevetti e i progetti di ricerca europei in corso.