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A Udine nasce il nodo dell’ecosistema per l’innovazione iNest

16 Febbraio 2023

Al polo dei Rizzi il meeting inaugurale, con i referenti di atenei, enti e centri di ricerca affiliati.


Avviata ufficialmente, con il kick-off meeting nel polo scientifico di via delle Scienze, l’attività del terzo nodo dell’ecosistema per l’innovazione iNEST, spoke coordinato dall’Ateneo di Udine e dedicato alla transizione verde e digitale per la manifattura avanzata. L’Interconnected Nord-Est Innovation Ecosystem è un programma di ricerca triennale sostenuto dal Pnrr con quasi 110 milioni di euro, che ha l’obiettivo di diffondere nel Triveneto i benefici delle tecnologie digitali nei settori industriale-manifatturiero, agricoltura, mare, montagna, edilizia, turismo, cultura, salute e cibo.


L’ecosistema conta 24 partner – tra università, enti pubblici di ricerca, enti pubblici e privati altamente qualificati – ed è strutturato in un elemento centrale (hub) a Padova, con compiti di gestione e coordinamento, e nove nodi (spoke) nel Nordest, dove sono localizzate le attività di ricerca. Questi nodi coinvolgono, attraverso specifici accordi, soggetti affiliati.



L’Università di Udine, come capofila del terzo spoke, coordinerà le attività di sette affiliati: quattro atenei (Iuav e Ca’ Foscari di Venezia, Libera Università di Bolzano e Università di Trento), un centro di ricerca (Fondazione Bruno Kessler) e due enti di trasferimento tecnologico (Friuli Innovazione e Polo Tecnologico Alto Adriatico). L’Ateneo friulano, in particolare, promuoverà l’interazione tra i soggetti coinvolti in settori quali: energia, materiali, robotica e meccatronica, intelligenza artificiale e scienza dei dati, dedicandosi anche agli aspetti organizzativi, economici e giuridici che governano la transizione verso una manifattura sostenibile.


Il kick-off meeting, riservato ai partner del terzo spoke, ha preso il via alle 10:30, con la sessione plenaria mattutina. Dopo i saluti iniziali, sono stati presentati il progetto iNEST e il nodo coordinato dall’Università di Udine. Tra le 11:30 e le 12:30, spazio agli aspetti organizzativi del consorzio iNEST, costituito nel giugno del 2022, e alla presentazione delle attività trasversali. A seguire, dalle 14, i tavoli di lavoro dedicati ai cinque temi di ricerca dello spoke: energia; smart manufacturing, meccatronica e robotica; materiali; intelligenza artificiale e scienza dei dati; aspetti organizzativi, economici e legali.


Il consorzio iNEST conta undici soci fondatori (nove atenei e due enti): Università di Padova (ente fondatore proponente), Università di Verona, Università Ca’ Foscari di Venezia, Università Iuav di Venezia, Università di Trento, Università di Bolzano, Università di Udine, Università di Trieste, Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati, Consiglio Nazionale delle Ricerche e Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale. Tredici invece gli enti affiliati: Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, Consorzio per il coordinamento delle ricerche inerenti al sistema lagunare di Venezia, Covision Lab, Cresme Ricerche, Eurac Research, Fondazione Bruno Kessler, Fondazione Ca’ Foscari, Fondazione Edmund Mach, Fondazione Hub Innovazione Trentino, Friuli Innovazione, Polo Tecnologico Alto Adriatico Andrea Galvani, SMACT, t2i-trasferimento tecnologico e innovazione.


Le attività del progetto iNEST sono state formalmente avviate il 1 settembre 2022 e hanno una durata prevista di 36 mesi (salvo eventuale proroga).


L’Ateneo di Udine, oltre a essere tra i soci fondatori del consorzio e coordinatore dello Spoke 3 (Green and digital transition for advanced manufacturing technology), è affiliato agli spoke coordinati, rispettivamente, dalla Libera Università di Bolzano (Ecosystems for mountain innovations), dall’Università Iuav di Venezia (City, architecture, sustainable design) e dall’Università di Verona (Smart agri-food). Non solo, quindi, collaborerà con università, aziende e realtà di innovazione per la realizzazione di progetti di ricerca industriale, che si avvarranno anche dei laboratori dell’Uniud Lab Village, ma sarà anche coinvolto in attività di ricerca riguardanti gli ecosistemi montani, la sostenibilità dell’ambiente costruito e la transizione digitale e verde della filiera agroalimentare, tematiche di importanza strategica per il territorio regionale.


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