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Le norme UE aggiungono un altro tassello per l’equilibrio di Genere

5 Maggio 2025

Gender Gap: arriva la normativa europea per trasparenza salariale e parità retributiva


Mentre negli Stati Uniti si registra una parziale inversione di rotta rispetto alle politiche DE&I (Diversità, Equità e Inclusione), in Europa il cammino verso l’equità di genere si consolida grazie a un contesto normativo sempre più attento ai principi della responsabilità sociale d’impresa (RSI), rafforzato dall’entrata in vigore della Direttiva CSRD (Corporate Sustainability Reporting Directive) e dalla Direttiva UE 2022/2381, che introduce l’obbligo di una rappresentanza più equilibrata di genere nei Consigli di Amministrazione delle società quotate.


In questo scenario si inserisce un’altra Direttiva (UE) 2023/970, (importante art.9), che ha l’obiettivo di rafforzare la trasparenza retributiva e ridurre in modo concreto il divario salariale di genere.


In Italia, il recepimento della Direttiva UE – in attuazione della Legge Delega n. 15/2024 – è previsto entro il 7 giugno 2026


La Direttiva UE introduce obblighi stringenti per i datori di lavoro, tra cui:



  • Fornire informazioni chiare e accessibili sui criteri retributivi utilizzati;

  • Garantire la parità di retribuzione per uno stesso lavoro o per lavori di pari valore;

  • Introdurre sistemi di comunicazione salariale interni più trasparenti;

  • Applicare sanzioni significative in caso di mancata conformità.


La situazione italiana: un gap ancora marcato


Nel 2023, il tasso di occupazione femminile in Italia ha raggiunto il 52,5%, rispetto al 70,4% degli uomini, con un divario di genere del 17,9%, dove solo il 18% delle assunzioni femminili avviene con contratti a tempo indeterminato;


Il divario retributivo supera i 20 %, in diversi settori:



  • 20% nelle attività manifatturiere

  • 23,7% nel commercio

  • 16,3% nei servizi di alloggio e ristorazione

  • 32,1% nelle attività finanziarie, assicurative e nei servizi alle imprese


Nel recepire la nuova normativa europea, le aziende dovranno garantire un equilibrio tra trasparenza salariale e protezione dei dati personali.


Sarà essenziale adottare misure che assicurino la conformità legale senza compromettere la riservatezza delle informazioni retributive. Le imprese dovranno sviluppare sistemi sicuri e processi trasparenti per gestire correttamente le informazioni salariali, rispettando al contempo la privacy dei lavoratori.


In questo contesto, ottenere la certificazione sulla Parità di genere, non è solo un vantaggio competitivo, ma anche un passo strategico per arrivare pronti.


La BU Parità di Genere – Polo Tecnologico Alto Adriatico è al fianco delle Aziende nel territorio che vogliono intraprendere il percorso verso la Certificazione della Parità di Genere.


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