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Manovra 2026: incentivi potenziati per innovazione e sostenibilità

24 Ottobre 2025

La bozza della Legge di Bilancio 2026 cerca di coniugare 4.0 e 5.0


La Manovra 2026 rafforza gli incentivi fiscali per innovazione e sostenibilità, estendendo la logica 5.0 alla struttura del piano Transizione 4.0 con l’obiettivo di dare continuità superando le criticità evidenziate dal piano Transizione 5.0


Sostegno alla doppia transizione: innovazione digitale e risparmio energetico


La bozza della Legge di Bilancio 2026, approvata dal Consiglio dei Ministri il 17 ottobre, conferma l’impegno del Governo nel favorire gli investimenti in tecnologia, digitalizzazione e sostenibilità.


La Manovra cerca di ampliare la portata di Transizione 4.0, introducendo premialità legate al risparmio energetico e alla riduzione dei consumi quindi in ottica Transizione 5.0.


Gli interventi più rilevanti per le imprese sono contenuti nel Titolo VI – “Misure in materia di crescita e investimenti”:



  • Articolo 95 – Maggiorazione dell’ammortamento per gli investimenti in beni strumentali;

  • Articolo 97 – Credito d’imposta per le imprese agricole, ittiche e dell’acquacoltura.


Ammortamento maggiorato: deduzioni fiscali fino al +220%


L’articolo 95 reintroduce, in chiave aggiornata, il meccanismo dell’iperammortamento, consentendo alle imprese di dedurre fiscalmente un costo maggiorato per gli investimenti in beni materiali e immateriali 4.0 (allegati A e B della legge 232/2016).


Aliquote previste:



  • +180% per investimenti fino a 2,5 milioni €

  • +100% tra 2,5 e 10 milioni €

  • +50% tra 10 e 20 milioni €


Se l’investimento comporta una riduzione dei consumi energetici di almeno 3% complessivo o 5% nei processi produttivi, le aliquote salgono rispettivamente a +220%, +140% e +90%.


Il GSE (Gestore dei Servizi Energetici) avrà il compito di certificare i risparmi e gestire la piattaforma informatica per l’invio delle relazioni tecniche.


Vantaggio fiscale stimato: con aliquota IRES al 24%, il beneficio netto varia tra il 12% e oltre il 52% del costo dell’investimento.


Un macchinario 4.0 da 1 milione di euro, ad esempio, può generare un risparmio fiscale di oltre 430.000 euro, che supera i 520.000 euro se è anche efficiente dal punto di vista energetico.


Credito d’imposta 40% per agricoltura, pesca e acquacoltura


L’articolo 97 prevede un credito d’imposta del 40% per gli investimenti in beni strumentali nuovi, materiali e immateriali, destinati alle imprese agricole, ittiche e dell’acquacoltura.


Il credito:



  • è utilizzabile in compensazione tramite modello F24;

  • può essere cumulato con altri incentivi UE compatibili;

  • non è cumulabile con la maggiorazione dell’ammortamento per i medesimi beni.


Obiettivo: sostenere la modernizzazione tecnologica e ambientale delle filiere primarie, promuovendo innovazione e riduzione dell’impatto energetico.


Strumenti alternativi, ma sinergici


Le due misure non sono cumulabili sullo stesso investimento, ma permettono alle imprese di scegliere la leva più adatta:



  • Ammortamento maggiorato: vantaggioso per chi ha utili e vuole ridurre l’imponibile nel tempo;

  • Credito d’imposta: ideale per chi cerca un beneficio immediato sulla liquidità o opera nei settori agricolo e ittico.


Entrambe favoriscono la transizione verso un’economia produttiva più digitale ed efficiente.


Pianificare la scelta: serve analisi tecnico-fiscale


Per accedere ai benefici, le imprese dovranno:



  • mappare i beni eleggibili (allegati A e B);

  • verificare l’interconnessione dei sistemi produttivi;

  • stimare i risparmi energetici;

  • pianificare acconti e tempistiche;

  • simulare l’impatto su cassa e imponibile.


In un quadro in cui la discrezionalità fiscale diventa strategica, la pianificazione resta decisiva.


Conclusione


La Manovra 2026 consolida il percorso di politica industriale basato su innovazione, produttività e sostenibilità.


Il messaggio è chiaro:


chi investe in tecnologie digitali e riduzione dei consumi energetici continuerà ad avere un vantaggio fiscale concreto.


Dove c’è margine di scelta, vincerà chi saprà decidere con metodo e pianificare gli investimenti in coerenza con il proprio profilo economico.


Il Polo Tecnologico Alto Adriatico, con i suoi esperti e le sue competenze, è pronto ad aiutarvi per ottimizzare i vostri investimenti e la loro agevolabilità!


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