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Parità di genere: requisito obbligatorio per tutte le gare pubbliche

16 Ottobre 2025

Con il parere n. 3697/2025 pubblicato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) sul portale Servizi Contratti Pubblici, la parità di genere rientra tra i requisiti strutturali della partecipazione alle gare pubbliche.


COSA CAMBIA CON IL D.LGS. 209/2024


Il D.Lgs. 209/2024, correttivo al Codice dei contratti pubblici, ha introdotto l’art. 57, comma 2-bis, che estende l’applicazione dell’Allegato II.3 (“Clausole sociali e meccanismi premiali”) a prescindere dal tipo di finanziamento utilizzato.

Questo comporta che il requisito della parità di genere non sia solo più legato ai soli fondi PNRR/PNC, ma diventi elemento permanente e generalizzato in tutte le gare pubbliche.


COSA STABILISCE IL PARERE MIT N. 3697/2025


Il Servizio di supporto giuridico del MIT ha quindi chiarito con al Nota 3697/2025 che la mancata trasmissione del “rapporto sulla situazione del personale” previsto dall’art. 46 del D.Lgs. 198/2006, al momento della presentazione della domanda di partecipazione o entro la scadenza della presentazione delle offerte, comporta l’esclusione automatica dalla gara, indipendentemente dal tipo di finanziamento dell’appalto.


Quindi l’obbligo di trasmissione del rapporto sulla parità di genere si applica a prescindere dal finanziamento utilizzato. In precedenza, tale obbligo riguardava solo le gare con risorse PNRR o PNC. Con il D.Lgs. 209/2024, invece, l’art. 57, comma 2-bis, estende il richiamo all’Allegato II.3 del Codice dei Contratti, che prevede clausole sociali e meccanismi premiali per la promozione delle pari opportunità.


Mentre per le aziende con meno di 50 dipendenti, la redazione del rapporto rimane facoltativa, ma può comunque essere un’opportunità strategica di crescita e di opportunità.


Parità di genere: una leva strategica come strumento del futuro


La posizione del  Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) segna un punto di  svolta importante: la parità di genere non è più solo un requisito formale, ma si configura come un criterio qualitativo nella selezione dei fornitori pubblici.


Il Polo Tecnologico Alto Adriatico come bussola nel territorio è al fianco delle aziende in questo percorso di adeguamento e valorizzazione offrendo supporto operativo e consulenza specialistica.


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